venerdì 5 agosto 2011

World famous fallsview

Partenza ore 7.30.
Destinazione: Niagara Falls, nello stato dell'Ontario, che dista 367 chilometri.
Fuori l'aria è fresca e, come ieri, si respira meglio.
Stop benzina: il prezzo è 3,71 al gallone. Ne facciamo 50$.
Puntando dritti verso nord, il paesaggio si fa più verde: ci sono laghetti, fattorie rosse e silos per il grano sparsi un po' ovunque.


Playlist di viaggio di oggi:
Corazon Espinado - Santana
Dumpweed - Blink 182
 
Percorrendo la Gay road ("È il nostro habitat, Dani!" cit. Ale), ci avviciniamo alla città di Buffalo. Per un tratto rientriamo nello stato di New York. In un punto ci sono lavori in corso, e ci accorgiamo che ad asfaltare c'é anche un gruppo di donne!

Il viaggio prosegue tranquillo fino a Buffalo. Arriviamo alla frontiera del Canada che è quasi mezzogiorno. Paghiamo 3$, subiamo l'interrogatorio del controllore ("avete armi da fuoco? che relazione vi lega?") e poi via alla conquista del Paese della foglia d'acero!!!



Niagara Falls assomiglia a una località balneare, come Jesolo: ci sono aiuole, carretti che vendono bibite, passeggiate su pavimenti di piastrelle. Solo che, al posto del mare, a rimbombare è l'acqua di una delle attrazioni più famose del mondo: le cascate del Niagara hanno un'altezza pari a 20 piani, e al minuto fanno il "grande salto" 154 milioni di litri d'acqua! Gli "archi d'acqua" che si vedono dalla nostra posizione sono due : la Canadian Horseshoe Falls, alta 53 metri, e le American Falls, entrambe originate dal Niagara River.


Lasciamo le valigie in hotel ("Il Marriott", bellissimo, con lampadari in cristallo nella hall e uno Starbucks interno!!!) e compriamo i biglietti per la gita sul Maid of the Mist, il battello che dal 1846 percorre le acque sottostanti le cascate, un tempo per scopi commerciali oggi a uso turistico. Quando saliamo ci muniscono di k-way blu contro gli spruzzi: il battello infatti arriva vicinissimo alle cascate, e la doccia, non esagerata, è inevitabile.




Il ritorno in albergo sotto il sole ci stanca abbastanza da decidere per un tuffo in piscina: è piena di bambini, ma l'idromassaggio è tranquillo, e ci "schiaffiamo" dentro per una mezz'oretta.
Relax (meritato, o no?!?), doccia e poi cena al Friday's ("In here it's always friday!"). Ci colpisce il fatto che in zona ci sono almeno dieci ristoranti di "italian food" (non optiamo per nessuno...), e che dal portico di uno di questi risuoni "La solitudine" di Laura Pausini! La via dove si trova il Friday's sembra un parco giochi, una piccola Las Vegas: ci sono ruote panoramiche, cinema, casinó, case dell'orrore, dinosauri giganti, minigolf, perfino un museo chiamato "Believe it or not" che da fuori è una casa costruita in orizzontale... i fidanzati fanno lo stampo di cera delle loro mani unite come promessa di amore perenne, e ai muri sono appese mucche a due teste...



Prima di andare a dormire, ci aspetta la visione delle cascate by night: non ci stancheremmo mai di vederle cambiare colore grazie alle luci che le illuminano, dal bianco al viola, dal blu al giallo... uno spettacolo che continua anche dalla finestra della nostra camera, che dá proprio sul Niagara River... e mentre Tony si rilassa con l'idromassaggio della Jacuzzi che abbiamo in bagno, noi ci addormentiamo con il rumore delle cascate del Niagara...

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