domenica 14 agosto 2011

Nella terra dei navajo: magica Monument Valley

Prima tappa del giorno il Four Corners Monument, il punto dove si incontrano i confini di New Mexico, Arizona, Utah, Colorado.

Il prezzo d'ingresso (3$) non vale l'attrazione (anche perché l'esatto punto dove i quattro stati si toccano è 600 metri più a est), ma il sito è gestito dagli indiani navajo, e quindi si ha la sicurezza di destinare i soldi a loro.

Colorado, Utah: piú rapidamente di quello che ci saremmo aspettati, il paesaggio si fa roccioso, e la pianura lascia spazio ai primi rilievi, di un rosso pallido ed erosi dal vento. Particolarissime le Twin Rocks, le rocce gemelline!


Questi giorni di viaggio tra Texas e New Mexico ci hanno ormai "abituati" ai paesaggi che si perdono a vista d'occhio.

Ma la Monument Valley è la prova che, in un qualsiasi punto del mondo, c'è sempre qualcosa che ti manca da vedere. E che finirà, inevitabilmente, per emozionarti.

La raggiungiamo in questa nuvolosa vigilia di Ferragosto dopo 450 km circa di strada partendo da Albuquerque.
Abitato per secoli dalle tribù dei navajo, lo Utah, assieme all'Arizona, racchiude alcuni degli scenari più spettacolari d'America.
E in questo caso, come si dice, le immagini parlano da sole...



Il motel dove alloggeremo stasera, il San Juan Inn, sul San Juan River, a mezzogiorno non ha ancora le camere pronte. Poco male, proseguiamo il giro. La localitá dove ci troviamo si chiama "Mexican Hat", ricordando l'antichissima conformazione che, a pochi chilometri dal motel, si erge verso il cielo con la tipica forma di un sombrero messicano.




Al Monument Valley Tribal Park (prezzo d'ingresso: 5$) manca una quindicina di chilometri. Ovunque spuntano cartelli con scritto "Navajo handmade jewerly": qui vivono di questo, turismo e vendita di monili. Per le popolazioni locali la Monument è "la Casa", un luogo sacro dove poter sempre ritornare; per il resto del mondo è l'ambientazione western per antonomasia, con le sue guglie rosso fuoco fiammante che si alzano verso il cielo...

Anche alcune scene di altri film famosi sono state girate qui: Ritorno al futuro III, Thelma e Louise, Forrest Gump, Mission Impossible III.
La vista dal The view, il famoso hotel posizionato proprio dentro il Park, è spettacolare...




Cominciamo il tour su strada sterrata, un percorso di 17 miglia...

e comincia anche la pioggia (avevate dubbi?). La condizione della strada non è ottimale: ripida in alcuni punti, piena di buche, soprattutto nel primo tratto. In altri blog abbiamo letto che proseguendo non è così, ma comincia a piovere più forte, e con Lady Picca non ancora testata su strada sterrata, le valigie nel bagagliaio... non ci fidiamo per niente, e facciamo ritorno al punto di partenza. Che sfiga!!!

Oggi volevamo dedicare l'intera giornata alla Monument... speriamo che il tempo cambi!
Ci rifugiamo nella hall del The view munendoci di pazienza...
Ritentiamo un paio di ore dopo, anche se non ha ancora smesso di piovere del tutto... ma i 5 pazzi non temono nulla!

Ci avevano detto giusto: dopo il primo pezzo, il tragitto prosegue tranquillo su un terreno perfettamente agibile.
L'itinerario prevede di fermarsi in dieci punti di ossevazione dove fotografare dei particolari nelle rocce o nel paesaggio creati dall'erosione nel corso dei secoli: ci sono elefanti...
... cubi giganti...

e alla fine... rivedemmo il sole!!!



Cosí, se oggi "l'animo era brutto" (cit. Tony), adesso salutiamo la Monument Valley con un'emozione incredibile dentro! Non ce ne andremmo più!

Ma domani ci aspettano coreografie altrettanto incredibili: Antelope Canyon, Grand Canyon!
Can't wait!