domenica 31 luglio 2011

Adesivi 5 pazzi on the road attaccati a NY

Ne abbiamo attaccati sette:

- 1 in camera al Gershwin hotel;

-3 sul ponte di Brooklin;

- 1 a Battery park;

- 1 in cima al Rockfeller center;

- 1 in Times square.

Se andate, cercateli!

Uno squalo on the road: la nostra mascotte

Caetus sul Rockeffeler Center (alle spalle l'Empire State Building)

Ogni avventura che si rispetti deve avere una mascotte portafortuna: vi presentiamo in via ufficiale Caetus (leggi "Cetus"), perché "shark" era troppo banale e perché gli studi umanistici di Bea hanno avuto la meglio.


Sarà il primo squaletto della storia a fare il coast to coast on the road.



Caetus - la mascotte dei 5 pazzi on the road



Fortunello lui!

Ma guardatelo...

 è cosí bellino!!!

Una domenica newyorchese/2

Non abbiamo mai vista com'era Ground zero prima del 9/11, ma la pelle d'oca viene anche a noi quando vediamo i nomination degli heroes di quel giorno scritti sui muri o sui pannelli espositivi del Memorial . Pompieri, poliziotti e migliaia di alter person fortunate di cue rimangono solo le foot sgualcite o divise rovinate. Ground zero ci rattrista un po', mentre dal cantiere arrivano i rumor del cantiere aperto anche la domenica. Salutiamo la torre che sostituirà le due Gemelle e che cresce velocissima. D'altronde lo abbiamo capito, gli americani si distinguono anche per questo: la volontà di guardare sempre avanti. Here we go. Andiamo verso Battery park.

Eccola la donna più famosa di NY: la Statua della libertà aspetta immobile all'orizzonte orde di turisti che si affollano sul porto per salire sui traghetti. Non abbiamo tempo di andarla a trovare. Qualche foto ai bambini che giocano sulle fontane e poi subito alla metro per tornare nell'Upper town per il pranzo.

Decine di indianini cercano di "venderci" un giro in tandem o in risciò. Decidiamo di esplorare Central park a piedi. Cani, bambini, turisti, giostrine colorate, carrozze con i cavalli... un "francobollo verde" animato da una brulicante ma rilassata attività. È tempo per un hot dog mentre guardiamo un gruppo di ragazzi  e ragazze che giocano a baseball.

Ma è anche di tempo di shopping. Sfrenato! Tutti nella Fifth avenue: Apple store, Abercrombie & Fitch, Diesel, Tiffany! Foto di rito per la Vale davanti alle porte della gioielleria, una maglietta a testa per Dani e Ale, opera di svaligiamento dell'Abercrombie per Tony.

Decidiamo di concludere la giornata con una serie di scatti dall'alto di Rockfeller Center e con un hamburger  in un irish pub.
Un ultimo saluto a Times square, una capatina al negozio delle M & M's e poi dritti verso l'albergo, per pianificare le "mosse" di domani, primo giorno di on the road verso Philadelphia e Washington.

Here we go, guys!

Una domenica newyorchese/1

Stamattina ci siamo svegliati alle 5 (colpa del fuso orario), ma siamo rimasti a letto un altro paio d'ore, tranne Tony tecnologico che si è dedicato al blog, aggiungendo l'orologio che dice che ora è qui in America.

Siamo usciti dal Gershwin nell'aria tranquilla e assolata di una domenica newyorchese qualsiasi.



Prima destinazione la fermata della metro più vicuna per raggiungere Brooklyn. Le strade snob sono così affollate e fa meno caldo di ieri. La guida dice che Brooklyn è quasi una città a sè: i suoi abitanti trascorrono intere settimane senza uscire dal quartere.






Ci sono case in mattoni e viali di alberi.




Ci dirigiamo verso il famoso ponte.





La vista sembra quella di una cartolina: lo skyline si perde a vista d'occhio, e i due fiumi che bagnano la downtown, l'East river e l'Hudson river, si incontrano buttandosi nell'oceano ai piedi della Statua della Libertà.









E mentre i newyorchesi passeggiano e corrono sotto il sole che si é alzato, noi ci dirigiamo verso Ground zero.




 Lí dove una volta c'erano le torri gemelle, e dove oggi è rimasto un vuoto. E tanti ricordi...