"Anche se a prima vista non si direbbe, nessun'altra città é più americana di Los Angeles. Quasi ogni aspetto della nazione qui è rappresentato all'estremo: gli abitanti sono i più ricchi e i più poveri, i più vecchi e gli ultimi arrivati, i più raffinati e i più rozzi, i più istruiti e i più incolti del Paese.
Quello che gli "angelenos" hanno in comune è che tutti inseguono - o discendono da chi inseguiva - un sogno, che sia la celebrità sugli schermi cinematografici o soltanto i soldi da mandare a casa. A LA il fallimento può essere clamoroso tanto quanto il successo. Che cos'è l'America se non questo?" (Stati Uniti occidentali, Lonely Planet).
Prima di raggiungere la California, ci dirigiamo verso Baker, una cittadina del Nevada più che anonima, se non fosse per il singolare primato che vanta: possedere il più alto termometro del mondo! Facciamo colazione al Big Boy, dove approfittiamo dell'offerta "All you can eat breakfast": salsicce, uova, bacon e pancake a volontà, tutto a 6$! Ormai siamo colazione-all'americana dipendenti! (Ah, lo consigliamo, ovviamente!).
Perché questa deviazione? L'idea iniziale era di arrivare a Los Angeles passando per la Death Valley. Proposito subito smentito dal navigatore, che ci dava più di 7 ore.
Su consiglio di un amico di Usaontheroad, abbiamo deciso di passare comunque in un tipico paesaggio desertico del Nevada senza allungare troppo il percorso. Quindi eccoci a Baker, in direzione di Barstow. Il navigatore segna 279 miglia alla "Señora de los angeles".
Palme, colline bruciate dal sole, sabbia: alle 11 superiamo il punto di controllo " California Inspection" (non ci fermano).
Proseguiamo sulla Old Highway, e quando intravediamo i primi grattacieli é già l'una. Per entrare dobbiamo affrontare una strada a 5 corsie iper trafficata, ma lo scintillio degli specchietti di Porsche Carrera e decappottabili, e i cartelli che indirizzano verso nomi "esotici" come San Diego, Santa Monica o Beverly Hills ci fanno entrare nella giusta atmosfera.
Los Angeles potrebbe essere una città qualsiasi, se non fosse che a delimitarla ci sono 120 km di costa baciata dal sole; che celebrità di tutto il mondo hanno lasciato qui la loro impronta (e non in senso metaforico); e che se sei appassionato di cinema, musica, arte, cucina, in ogni caso qui troverai qualcosa a cui dedicarti, anche se hai solo 48 ore di tempo.
Cosa vedere in un itinerario così breve in una città così varia?
Dopo il check-in (al Sea Shore Motel di Santa Monica), seguiamo il consiglio del receptionist (molto disponibile) e dedichiamo questa mezza giornata che ci resta a Santa Monica, senza adentrarci a Beverly Hills o a Hollywood (sono ad almeno 45 minuti in macchina!). Nei dintorni ci sono negozietti di vestiti e caffè. La temperatura è di 25 gradi, almeno venti in meno rispetto a Las Vegas. Con l'arietta che sale dell'oceano finalmente si respira di nuovo! Eccolo, finalmente: l'oceano Pacifico!
Sentiamo l'acqua: altro che il "brodino" della vasca idromassaggio! Ma è l'oceano! Possono i 5 pazzi tornare a casa senza aver fatto il bagno nell'oceano?! Riusciamo a entrare tutti, più o meno freddolosi! E i 5 pazzi fecero anche questa!
Ci scaldiamo un po' al sole sotto le torrette di salvataggio identiche a quelle della serie Baywatch.
In spiaggia c'è chi fa yoga e chi saluta il mare con una danza...
Camminiamo sulla passerella che porta verso il molo di Santa Monica. É tenuta benissimo: ci sono biciclette, skater e gente in rollerblade. In una zona sono stati sistemati attrezzi ginnici come corde e anelli: ragazzi e ragazze si allenano, i bambini giocano...
Arriviamo fino al Santa Monica Pier, il molo dove è stato allestito un parco giochi per bambini con montagne russe, zucchero filato e musicisti di strada. La vista dal porticciolo è quella che abbiamo visto tante volte nei film. Ma vederla è un'altra cosa...
E non poca nostalgia sale quando arriviamo al cartello che segna il punto di arrivo della Route 66. Siamo arrivati alla fine...
Ci allontaniamo dalla spiaggia verso Third Street Promenade, la via dello shopping di Santa Monica.
Questo quartiere è piacevolissimo da percorrere, pulito ma movimentato. Dopo le spese mangiamo un trancio di pizza da Stefano's Pizza (sottile: buona!).
Poi torniamo verso la spiaggia per vedere il tramonto...
Birra fresca per concludere degnamente la serata.
Santa Monica ci ha proprio conquistati... e chi tornerebbe più?
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