Day 2 in Chicago. Per fortuna ci svegliamo con il sole. Attacchiamo l'adesivo in camera e usciamo. L'aria non manca, ma la temperatura è ideale.
Dopo un rifornimento di caffeina da Starbucks, prendiamo il taxi in direzione del Musem of contemporary art. Apre alle dieci, ma andiamo presto perchè oggi (martedí) l'entrata è gratuita, e non vogliamo trovare coda. Il tassista ci chiede se siamo brasiliani: "Ah, italiani! Io sono stato a Roma e a Venezia l'anno scorso! Wonderful!".
Ci lascia davanti al museo, e mentre aspettiamo compriamo delle pesche al mercato di frutta e verdura che troviamo proprio dove siamo scesi. Dopo tanti hamburger e hot dog queste pesche sono la fine del mondo!
Poi sfortuna nera: altro che "free entrance", ci spillano 7$ a testa perchè non siamo residenti nell'Illinois...! Ale e Bea hanno il badge dell'università, e riusciamo a ottenere lo sconto studenti. Almeno quello!
N.B. A noi hanno fatto sconto anche se solo due del gruppo avevano il badge. Portatelo sempre con voi se lo avete.
L'MCA espone una collezione di opere enigmatiche di Franz Kline, Reneè Magritte e Andy Warhol, che delineano il museo come il "fratellastro" esuberante e ribelle dell'Art Institute.E ce ne accorgiamo subito: ci sono opere che ricordano l'uragano Katrina o dedicate ai diritti delle popolazioni afroamericane; altre fatte con la carta da giornale e la colla ("Questo è un art attack!" cit. Bea), collage e composizioni ricavate dagli scontrini di H&M; fontane con pesci, artisti giapponesi, fotografie di prostitute e poltrone in cui sprofondare per guardare video e installazioni. "Continueró a non capirla l'arte contemporanea " (cit. Ale). "Che roba stramba" (cit. Tony). "Mah!" (cit. Dany)
Nostro giudizio dell'MCA: indicato per i veri appassionati (noi, purtroppo, ce lo siamo goduti poco, non essendo "esperti" in materia).
Ci immergiamo di nuovo nella mattina soleggiata di Chicago: lungo il Magnificent Mile, in North Michigan Avenue, il viale dello shopping più frequentato, incontriamo Tiffany (cheese, Vale!) e l'Apple Store.
Questa zona è veramente piena di sorprese: prima la Tribune Tower, il grattacielo sede della redazione del Chicago Tribune e molto fotografato per le parti di edifici famosi (tra gli altri: Taj Mahal, Partenone, Notre Dame) che porta incastonate alla base; poi il Wrigley Building, di un bianco abbagliante tanto quanto le chewing gum doppia menta che produce al suo interno; e infine una statua di Marylin Monroe con la sua celeberrima gonna svolazzante alta almeno 10 metri!
Ma non è finita, perché la Lonely Planet ci riserva una chicca: il Billy Goat Tavern, un locale posizionato sotto il livello della strada a cui, da fuori, non si dà per niente attenzione.
È il tipico fastfood americano anni '80: le sedie in pelle e le tovaglie a quadri... sembra di essere sul set di Happy days. Non fatevi spaventare dalla confusione e dalla rapidità un po' sgarbata con cui vi chiederanno cosa volete e con cui, alla fine, decideranno per voi un triplo cheezeburger al posto di un misero double. E non pensate di ordinare una Pepsi, sarebbe una bestemmia: qui solo Coca originale.
Con poco più di 7$ ci gustiamo dei burger davvero spaziali. Alle pareti ci sono foto dei Chicago Cubs in bianco e nero e ritagli di giornale di altri tempi: sembra che sia nata qui la maledizione per cui questa squadra non vince un titolo mondiale dal 1945.
Giudizio: consigliato!
Indirizzo: 430, North michigan avenue
Come raggiungerlo: avendo di fronte il Wrigley Building, alla sua destra trovate una piazzetta circondata da bandiere; percorretela fino in fondo, dove delle scale scendono ripide. Arrivati giù, girate subito a destra: le insegne del Billy Goat e il profumo di hamburger vi indicheranno la strada giusta :)
Ah, lasciamo anche un adesivo sotto un tavolo, e, in un posto così caratteristico, è proprio una bella firma!
La giornata continua a essere splendida, così ce la godiamo passeggiando sul Chicago riverwalk, il lungofiume della città, fino al porto. Camminando incrociamo caffè e piccoli baretti colorati con la musica di sottofondo. Mezz'ora e all'orizzonte compaiono le acque azzurre del lago Michigan. Seguiamo la folla fino al Navy Pier, un tempo molo municipale di Chicago, oggi spazio di relax e turismo con una ruota panoramica e un cinema.
Ale e Vale, indovinate... tornano bambini! E via di giochi in fontana ( sfida!).
Al Navy Pier puoi soddisfare tutti i tuoi desideri: ci sono negozi di souvenir, di occhiali e vestiti; Harry's bar e Starbucks, spettacoli per bambini, gite sul motoscafo, bancarelle che vendono granite e Häagen-Dazs , una catena di dolci, gelati e frappè dove Tony "si immerge" letteralmente in un dazler, una coppa di cioccolato, panna e cookies...
Per tornare scegliamo il lungo lago, un percorso pedonale e ciclabile tenuto molto bene dal quale si ha una vista meravigliosa sul lago Michigan.
Ripercorriamo il Millenium Park fino all'hotel, in Michigan Avenue. Se si ha il tempo, è una camminata da fare, molto piacevole.
Anche se i piedi, alla fine, chiedono riposo! E allora... piscina! Oggi sì!
Per cena scopriamo nella guida il Pizano's Pizza (864 N State St), consigliata ai neofiti della pizza "alta" perché non esageratamente spessa. Inoltre è la preferita di Oprah Winfrey, una delle conduttrici televisive e opinioniste più famose e seguite degli Stati Uniti. Non potevamo lasciare Chicago senza toglierci questo sfizio!
Da Pizano's ci sentiamo quasi a casa: assomiglia a una nostra qualsiasi pizzeria italiana (tranne per i 5 maxi schermi che illuminano l'ambiente altrimenti abbastanza buio). Il locale comunque è accogliente e affollato.
Le pizze qui vengono proposte in due varianti ("deep dish", la spessa, e "thin", sottile) e in 4 dimensioni (small, medium, large). Ordiniamo una large (per quattro persone) con salsiccia, funghi, olive nere e bacon... per restare leggeri.
La scelta si è rivelata gustosa e conveniente: aspettiamo circa mezz'ora (ma nel menù era specificato) e paghiamo 14$ a testa che per una pizzeria quasi in centro Chicago non è male.
Guidizio: consigliato!
Qualche scatto al "fagiolo" by night (molto meno affollato che di giorno) e poi a letto!
Notte a tutti!
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